L’obbiettivo del progetto definitivo è quello di minimizzare l’inevitabile disagio dovuto ai lavori di ristrutturazione; per migliorare quanto proposto dal progetto di gara, si sono organizzate le fasi in maniera che esse corrispondano effettivamente all’organizzazione distributivo – impiantistica dell’edificio. Si è individuato uno spazio dove organizzare locali provvisori che consentano la continuità indisturbata delle attività del laboratorio, potendo nel contempo affrontare il cantiere in due fasi anziché quattro, dimezzando difatto i tempi del cantiere e potendo consegnare i locali con largo anticipo. L’obbiettivo del progetto definitivo è quello di rispondere alle esigenze della stazione appaltante e di rendere impiantisticamente autonomo il piano del laboratorio, secondo una logica ‘levante – ponente’. La soluzione proposta mira a migliorare l’organicità e la coerenza della concezione impiantistica allontanando le possibili fonti di rumore e vibrazione dall’edificio e collegandolo tramite ponti alle macchine che vengono poste sul muro di contenimento e distribuite secondo la logica organizzativa dell’edificio. La soluzione proposta privilegia l’aspetto di facilità manutentiva e di implementabilità degli impianti che saranno complessivamente a soffitto. Ogni parte della rete impiantistica dovrà essere facilmente raggiungibile e mantenibile evitando ogni interferenza con le attività di laboratorio. La veletta inclinata (vedi sezione costruttiva) consente di affrancarsi dall’obsoleta previsione originaria di passaggio degli impianti attraverso le travi asolate fuori spessore presenti lungo tutto il canale distributivo del corridoio