Il progetto prevede un insieme organico di migliorie che non si identificano solamente come migliorie singole, ma rispecchiano una idea complessiva di progetto relativo alla meccanica di scena che: si integri perfettamente nel contesto del progetto di ricostruzione filologica del volume storico del teatro; nonostante questa condizionante di base non rinunci a mettere in campo la più avanzata progettualità per la più completa funzionalità di una macchina di scena contemporanea; assimili le richieste di miglioria cui al disciplinare tenendo conto della completa sostenibilità nel contesto del progetto generale architettonico; proponga soluzioni che tengano conto della sostenibilità dell’investimento e dell’economia di gestione, massimizzando la flessibilità e lo spettro di utilizzo delle stesse. Quest’impostazione organica ed integrata (architettonico-strutture-impianti-meccanica) della progettazione migliorativa prevede una serie di soluzioni e proposte migliorative, elaborate nel pieno rispetto delle norme vigenti. Il palcoscenico del Teatro Galli per mezzo di queste migliorie diventa fulcro tecnologico di uno spazio teatrale che si integra con una sapiente soluzione scenotecnica alla piazza retrostante. L’elevatore montascene a doppio piano diviene elemento strategico per collegare le due soluzioni di scena la chiuso e scena all’aperto e le funzioni di trasporto di elementi scenici. la stessa camera d’orchestra oltre a fungere da elemento essenziale per i concerti sinfonici in Teatro diviene scenografia naturale anche per i concerti all’aperto. Un portone acustico, un plafone tecnologico e una piattaforma esterna elevabile da quota piazza a quota palcoscenico esterno prolungano la scena in piazza. Questa soluzione garantisce una superficie di palcoscenico fruibile per la piazza superiore ai 100 mq.