Nuovo complesso scolastico "G.B. Stella"

Taglio di Po’, RO
2014-2016

Categoria Intervento:
Progetto architettonico riqualificazione e ampliamento

Committente:
Comune di Taglio di Po, RO

Prestazioni:
Progetto esecutivo

Il progetto ha inteso valorizzare l’intero complesso scolastico, risolvendo la criticità relativa alla riqualificazione architettonica di uno dei due fronti di accesso e rendendo la Scuola dell’infanzia quanto più possibile conforme alle prescrizioni di cui al DM 1975 e soprattutto alle linee più recenti linee guida del MIUR 2012. In relazione al primo punto, il sistema di ombreggiamento realizzato in corrispondenza dell’ingresso figura come un portico a doppia altezza che consente una nuova lettura della facciata, con una scansione verticale che conferisce caratteristiche figurative e di scala proprie di un edificio pubblico nella sua accezione classica. In relazione alla valorizzazione dell’ambiente Scuola dell’infanzia, lo sforzo si è concentrato sul miglioramento degli ambienti interni ed esterni e sull’ottimizzazione della connessione tra interno e esterno, proprio per dare risalto all’importanza, per i bambini in età prescolare, dell’esplorazione e della scoperta del mondo e degli elementi naturali che lo costituiscono. Un leggero rilievo del terreno in luogo del dislivello preesistente consente di azzerare l’inutile salto di quota di circa un metro tra l’ingresso e il marciapiede esterno; è stato così contemporaneamente semplificato l’accesso disabili, allineando il progetto alla piena conformità con gli orientamenti della DGRV 840 del 31.03.2009. Oltre a questo, ancora una volta in linea con le attuali concezioni pedagogiche, è stata posta attenzione ad una maggior aderenza al disposto normativo attraverso un riequilibrio delle aree interne che apparivano sbilanciate verso la mensa e deficitarie verso le sezioni che erroneamente coincidevano sostanzialmente con gli spazi aula. Le modifiche hanno consentito di identificare, tramite opportuno trattamento architettonico (a volte semplicemente cromatico) il distributivo come ‘area Attività Libere’ vista la generosità dello stesso e gli ambiti di ciascuna sezione. Le aree destinate a ciascuna sezione, inoltre, sono provviste di un’uscita diretta sul giardino, introducendo un ulteriore elemento di relazione diretta con il mondo esterno. Tale uscita avviene tramite elementi filtro utili anche all’ottimizzazione dello scambio energetico che sono altrettante ‘lanterne’ vetrate. In tali ambienti la gestione degli stessi a ‘serra bioclimatica’. Lo stesso metodo è stato applicato agli spazi comuni e a quelli di collegamento che sono stati trattati in maniera da correggere non solo aspetti di non conformità ma elementi qualitativi come ad esempio l’eccessiva rigidità prospettica del corridoio attraverso un disegno di soffitto combinato ad uno di pavimento che viene stemperato e reso più idoneo ad essere utilizzato come spazio comune ad uso attività libere.